Non tutti decidono di acquistare una fotocamera digitale subacquea per le proprio fotografie da scattare immersi nelle acque blu del mare. C’è chi infatti preferisce stare quanto più possibile sul lato economico della barricata, magari perché non intende fare, di questa attività, uno scopo professionale o altamente artistico. C’è chi, insomma, preferisce adattare una macchina fotografica già in proprio possesso anche per l’utilizzo in subacquea, senza dunque dover acquistare per forza un nuovo modello.
Tale via alternativa è senza dubbio possibile, e chi intende fare un uso solo sporadico di questa tipologia di fotografie dovrebbe prendere in seria considerazione una simile alternativa. Essa comporta l’acquisto di apposite custodie, che con il procedere di questo articolo vedremo in maniera più approfondita, le quali permettono di utilizzare comuni macchine fotografiche anche al di sotto del livello del mare, immersi placidamente nelle acque.
È chiaro che una simile decisione comporta di conseguenza alcuni vantaggi e alcuni svantaggi, che andremo a visualizzare appunto nello specifico in questo articolo. Dovresti valutare e comparare questi l’uno di fianco all’altro, e in specie rispetto a quelle che sono le tue esigenze di utilizzo: potresti riconoscere in tale ulteriore soluzione una ottima opportunità, oppure potresti vederla come una conseguenza assai riduttiva.
Custodia o scafandro?
Esistono diverse tipologie di custodie: ci limitiamo dunque, in prima battuta, a utilizzare questo termine in ottica generica, per andare poi ad approfondirlo rispetto alle diverse tipologie in cui essa si articola. Per prima cosa, comunque, devi sapere che esistono custodie su misura e custodie universali: le prime sono pensate per appositi e specifici modelli di macchina fotografica (oppure per singole marche), mentre le seconde possono essere utilizzate con qualsiasi modello, purché se ne rispettino le dimensioni.
È possibile, per prima cosa e, questo, per un utilizzo meno professionale e più amatoriale, acquistare custodie trasparenti, simili a sacchettini molto aderenti che vengono applicati intorno alla macchina fotografica: essi garantiscono un maggiore risparmio in termini di denaro, ma una minore resa qualitativa. Questo però non vale in generale, ma richiede una verifica caso per caso del modello utilizzato.
Vi sono poi i cosiddetti scafandri, che si offrono invece per un uso ben più professionale, e infatti si attestano su fasce di prezzo considerevoli: esse permettono la protezione della macchina fotografica dall’acqua, e al contempo offrono una sicura resa della fotografia scattata, evitando brutti inestetismi in fase di scatto. È chiaro che la preferenza per l’una o per l’altra delle tipologie dipende dall’uso che intendi farne.
Le peculiarità degli scatti sott’acqua
Scattare sott’acqua non è poi così semplice. E non lo dico solo dal punto di vista delle modalità di scatto, ma anche dal punto di vista della tecnologia necessaria: è infatti necessario preparare uno scatto e una prospettiva che permettano, insieme, di cogliere i colori che compongono l’immagine che volete catturare con il vostro obiettivo. Questo è così facile? Assolutamente no!
Questo, insomma, per dire che non è immediata l’equivalenza tra fotocamera digitale subacquea e macchina fotografica ordinaria con custodia: anzi, è ben probabile che la resa qualitativa sia differente, come attesta chiaramente la differenza di prezzo tra l’una e l’altra. D’altronde, non si può generalizzare: testare è sempre il modo migliore.